lunedì 21 ottobre 2013

COLAZIONE OLANDESE, CHE BONTA'!!!






L'ultima colazione olandese di quest'estate mi ha fatto scopriredegli oggetti con un nome impronunciabile, ipercalorici ma di una bontà unica. Credo sia impossibile riuscire a rifarli qui in Italia, per cuocerli serve una specie di tegame "a fossette" nel quale si cola l'impasto. Le fossette hanno la dimensione della moneta di 2 Euro o poco più, l'impasto comincia a cuocere e a lievitare e quando si rivoltano lascia il centro del dolcetto ben rigonfio. L'impasto sembra quello dei pancakes, se io dovessi provare a rifarli userei quello, solo che rispetto ai loro parenti americani, questi sono più morbidi. I poffertjes, così si chiamano, vanno serviti caldissimi con un bel pezzo di burro che si scioglie piano piano e coperti di zucchero a velo. La "dose" minima era di dieci dolcetti a testa ma si sarebbe potuto optare per 15 o 20. I poffertjes sono davvero buoni ma piuttosto pesantucci, secondo me con il minimo sindacale ci si può ritenere più che soddisfatti se il trattamento venissee ripetuto per più mattine consecutive, purtroppo non ne abbiamo avuto il tempo.
La foto l'ho scattata con il cellulare, purtroppo non avevo tempo di stare a sistemare lo sfondo e l'impiattamento, come si vede una parte era già entrata nel mio stomaco.
Se qualche olandese passante da queste parti volesse darci qualche suggerimento su dove trovare il ferro per cuocerli, glie ne sarei molto grato. Se poi avesse anche suggerimenti sulla ricetta, ne sarei molto felice. Io intanto per vostra comodità riporto le dosi dell'impasto dei pancakes che avevo fatto tempo fa e che trovate  qui.

INGREDIENTI

120 gr di farina 00
120 gr di latte
60 gr di zucchero
1 uovo
2 cucchiaini di lievito chimico

Mescolare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pastella liscia e densa.

mercoledì 2 ottobre 2013

QUINOA PER AIUTARE


Anche quest'anno Lo Spilucchino ha lanciato una nuova campagna a sostegno delle attività dell'Organizzazione ProgettoMondo Mlal (vi invito ad approfondire qui nel caso non conosceste ancora l'Organizzazione, cosa fa e dove opera nel mondo) con una raccolta di ricette. L'anno scorso si era parlato di pane, mentre quest'anno le ricette saranno dedicate ai cereali e agli pseudo cereali.
La mia ricetta prevede l'uso della quinoa, uno pseudo cereale poco conosciuto in Italia e poco utilizzato. Si tratta dei semi di una pianta tipicamente andina (in quechua è "chisiya mama", madre di tutti i semi) molto ricchi di proprietà nutritive: contengono alte percentuali di proteine vegetali, fibre, minerali e grassi insaturi. E' ricca di amido ma non contiene glutine, è quindi adatta a chi soffre di celiachia.
Il 2013 è stato dichiarato l'anno internazionale della quinoa, come riconoscimento per i popoli indigeni andini che ne hanno mantenuto la coltivazione nei secoli. L'obiettivo è quello focalizzare l'attenzione del mondo sul ruolo che la quinoa gioca a sostegno della biodiversità, sul suo valore nutritivo, sull'eliminazione della povertà. Motivazioni che hanno contribuito alla decisione di usare questo importante alimento.
La ricetta che ho fatto è molto semplice, ho cercato di accompagnare la protagonista del piatto con pochi elementi, giusto per valorizzarla e completarla.

QUINOA CON BIETOLE E FONDUTA

INGREDIENTI per 4 persone

100 g quinoa
500 g bietole a costa larga
100 g Parmigiano Reggiano grattugiato

una noce di burro
latte
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Pulire le bietole separando le coste dalle foglie, eliminare la pellicina dalle coste e bollirle in acqua leggermente salata.
Lessare la quinoa in abbondante acqua salata e cuocerla fino a che non sia comparso un cerchietto bianco sui semi, quindi scolarla e farla raffreddare. Condirla con olio e pepe e mettere da parte.
Tagliare le coste delle bietole a pezzetti quindi passarle in padella con del burro e farle rosolare leggermente.
In una casseruolina mettere tre cucchiai di latte, mettere sul fuoco e aggiungere il parmigiano grattugiato, appena comincia ad addensare togliere dal fuoco.
Impiattare dividendo la quinoa in 4 piatti, aggiungere le coste, nappare con un po' di fonduta e servire